Primo Levi (Torino, 31 luglio 1919 – Torino, 11 aprile 1987) è stato uno scrittore, chimico, sopravvissuto ad Auschwitz.
Citazioni di Primo Levi
- Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l'amare il proprio lavoro, costituisce la migliore approssimazione concreta della felicità sulla terra.
- Pochi sono gli uomini che sanno andare a morte con dignità, e spesso non quelli che ti aspetteresti.
- A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che «ogni straniero è nemico». Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all'origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine della catena, sta il Lager.
- Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.
- Spesso chi pensa non è sicuro di pensare, il suo pensiero ondeggia fra l'accorgersi e il sognare, gli sfugge di tra le mani, rifiuta di lasciarsi afferrare e configgere sulla carta in forma di parole. Ma invece chi soffre sì, chi soffre è ahimè sicuro sempre, sicuro di soffrire ed ergo di esistere.