Moni Ovadia è uno scrittore, attore e regista italiano. Nato a Roma il 9 aprile del 1949, Ovadia si è laureato in filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma. Ha esordito come attore teatrale nel 1969 e come regista nel 1978. È famoso per le sue interpretazioni di opere teatrali ebraiche, ma anche per i suoi monologhi. Tra i suoi libri, ricordiamo “L’ebreo errante” (1987), “Il canto degli ebrei perduti” (1994), “Il popolo ebreo” (2000) e “Il Dio che gioca” (2006).
Citazioni di Moni Ovadia
- È la relazione tra l'uomo e la propria interiorità che necessita di cambiare, perchè possa cambiare la nostra relazione con il mondo e con gli altri uomini. Una società tecnicamente 'nuova' sembra non essere mai riuscita a fondare un uomo diverso ma ha piuttosto enfatizzato in un modo diverso gli incalliti vizi di un uomo antico.
- La diversità è la base su cui si costruisce la vera uguaglianza.
- È vitale fare un uso responsabile delle parole, ed è urgente condannarne l'abuso come crimine. Questa prospettiva è sempre più lontana dal nostro mondo in cui nessuno è più chiamato a rispondere delle proprie parole, nel flusso indistinto di catarro verbale che domina il nostro spazio comunicativo.
- Senza confine temporale la vita entra in una sorta di indifferenza di sé, viene rapita a se stessa dall'ebbrezza dell'eternità. Volere entrare in quel tempo folgorante sempre uguale a se stesso, equivale a volere entrare nella morte. Tempo che è inutile anticipare perché ci è già riservato, e anticipare il tempo della morte è una profanazione del tempo della vita.