Salvatore Quasimodo è uno scrittore italiano nato a Modica il 1° agosto 1901 e morto a Napoli il 14 giugno 1968. È stato insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1959.
Citazioni di Salvatore Quasimodo
- Camminano angeli, muti con me; non hanno respiro le cose; in pietra mutata ogni voce, silenzio di cieli sepolti.
- Ma come è sempre tardi per amare.
- Se mi desti t'ascolto, e ogni pausa è cielo in cui mi perdo, serenità d’alberi a chiaro della notte.
- I filosofi, i nemici naturali dei poeti, e gli schedatori fissi del pensiero critico, affermano che la poesia (e tutte le arti), come le opere della natura, non subiscono mutamenti né attraverso né dopo una guerra. Illusione; perché la guerra muta la vita morale d'un popolo, e l'uomo, al suo ritorno, non trova più misure di certezza in un modus di vita interno, dimenticato o ironizzato durante le sue prove con la morte.
- Desiderio delle tue mani chiare nella penombra della fiamma: sapevano di rovere e di rose; di morte. Antico inverno.