Thomas Mann (1875-1955) è stato uno scrittore tedesco. Tra i suoi romanzi più celebri, "La morte a Venezia" (1912), "Il dottor Faustus" (1948) e "Buddenbrooks" (1901), che gli valse il premio Nobel per la letteratura nel 1929.
Citazioni di Thomas Mann
- I segni esteriori, quelli visibili, tangibili, della fortuna e dell'ascesa si manifestano soltanto quando in realtà è cominciata la parabola discendente. Quei segni esteriori hanno bisogno di tempo per arrivare a noi, come la luce di una delle stelle lassù, di cui non sappiamo se sia in procinto di spegnersi o se sia già spenta quando brilla più chiara.
- La giustizia non è ardore giovanile e decisione energica e impetuosa: giustizia è malinconia.
- Niente è più singolare, più imbarazzante che il rapporto tra due persone che si conoscono solo attraverso gli occhi, che si vedono tutti i giorni a tutte le ore, si osservano e nello stesso tempo sono costretti dall'educazione o dalla bizzarria a fingere indifferenza e a passarsi accanto come estranei, senza saluto né parola.
- L'inferno è per i puri; questa è la legge del mondo morale. Esso è infatti per i peccatori, e peccare si può soltanto contro la propria purezza. Se si è una bestia, non si può peccare e non si sente nulla di un inferno.
- La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive.