Ardengo Soffici (1879-1964) è stato un poeta, scrittore, critico letterario, pittore e saggista italiano. Tra le sue opere principali ricordiamo le raccolte di poesie "Il cane" (1906), "Versi senili" (1910), "Il passero solitario" (1914), "Poesie" (1919), "L'albero" (1924), "L'infinito" (1927), "Notti sul Brenta" (1937); i romanzi "La signorina di tutti" (1914), "Il ritorno di Tobia" (1921), "Il cavaliere d'oro" (1925), "Il principe Felice" (1936); i saggi "Le belle arti"
Citazioni di Ardengo Soffici
- I grandi artisti prendon coraggio alla vista delle grandi opere, e si disanimano a quella delle cattive e pessime. I mediocri e i pessimi, il contrario.
- Ogni vero artista, per creare efficacemente, ha bisogno di credersi più grande di tutti i suoi compagni viventi. Ma non deve dirlo. Neanche a se stesso.
- La bellezza è il genio della donna: e la sua morale.
- La sincera modestia è un'ipocrisia da grandi. Bisogna sentirsi ricchi, per confessare la propria miseria.
- Questa nostra epoca difetta di stile perché difetta di unità spirituale. Qui sta la tragedia del nostro tempo rispetto ad altri della storia più felici.